Bollo e Assicurazione: facciamo un po' di chiarezza

Se è vero che per le auto con più di trenta anni non vi è alcun problema (è tutto ben chiaro e "facile"), ben diverso risulta il discorso per le auto ventennali e per quelle in lista chiusa (RIAR), per le Delta (registro Lancia) ecc. ecc.

La normativa in materia è abbasta "fumosa", e le cose non sono come propriamente appaiono (o, meglio, come vengono spesso e volentieri raccontate).
Ogni regione si comporta in modo diverso.
Idem per ogni compagnia assicurativa.
Perciò diviene utile (se non fondamentale) eseguire un'analisi "regione per regione" e "assicurazione per assicurazione".


Fabio.

Innanzi tutto bisogna individuare la Normativa vigente.

Essenzialmente:

art. 63 della Legge 342/2000

art. 60 del Codice della Strada

art. 215 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada

Oltre a varie circolari, precisazioni "private" ecc. ecc. che per ora tralasciamo (dato che molte Regioni recepiscono solo la Normativa, e non il resto)

L'art. 63 della Legge 342/2000 recita, in sintesi, che le auto e le moto sono esentate dal pagamento delle tasse automobilistiche a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione.
L'ASI (per le auto) e l'FMI (per le moto) sono preposti a stilare degli appositi elenchi (di tutte queste auto e moto).

Tale esenzione è estesa anche agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a. i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b. i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c. i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.
3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.


Le altre due Norme (del Codice della Strada) non parlano di esenzioni, quindi, per ora, concentriamoci sulla Legge 342/2000.

Argomento interessante, a casa infatti abbiamo una Fiat 500 d'epoca ed è esente da bollo, inoltre avendola iscritta al 500 Club Italia si hanno sconti sull'assicurazione che si aggira sui 100 € all'anno (più 40 € di iscrizione al Club ogni anno).

Per il discorso del RIAR speriamo che il prossimo anno rientrino le prime 155 "normali", anche se spero non sia vero ma ho sentito che vogliono alzare l'interesse storico da 20 a 25 anni

Ragionando sulla Legge (e tralasciando, per il momento, l'orientamento delle varie Regioni) va notato che, mentre l'FMI ha onorato l'incarico, stilando la seguente lista:

http://digilander.libero.it/motoclubasso/Download/2010%20Elenco%20Moto%20Interesse%20Storico%20FMI.pdf

l'ASI, a tutt'oggi, non ha presentato alcun elenco in merito.

La prima deduzione logica è che la Legge non prevede (pretende) alcuna iscrizione a Club Privati (ASI, FMI, ecc, del resto, come potrebbe?) ma semplicemente delega ASI ed FMI (scelta, questa, abbastanza discutibile, in quanto un club privato può benissimo rifiutarsi, lasciando un pernicioso "vuoto attuativo").

Ed infatti, mentre per le moto è possibile semplicemente avvalersi dello sgravio, consultando gli apssiti elenchi FMI (e senza iscrivere la moto ad alcun club privato), per le auto ciò è praticamente impossibile (data, allo stato attuale, la non esistenza di elenchi)

Per assurdo si può affermare che, allo stato attuale, nessuna auto ventennale può avvalersi della Norma. Nemmeno se iscritta e certificata ASI.
Perchè la Legge 342/2000 non prevede iscrizioni, bensì contempla solamente gli appossiti elenchi, attualmente inesistesti (per le auto).
A nulla valgono le precisazioni e le direttive dell'ASI (dicono, essenzialmente, di non poter stilare un elenco, perchè devono valutare le auto caso per caso).
L'ASI, che è un club privato, non può legiferare (modificare o "integrare" la Legge).
L'ASI può solo accettare l'incarico (stilando l'elenco) o declinare.

E, allo stato attuale (IMHO), l'ASI non ha fatto nessuna delle due cose.
Ne consegue che (sempre IMHO) attualmente non dovrebbe esser possibile avvalersi della Legge in oggetto per le auto ventennali (salvo disposizioni/concessioni autonome di alcune Regioni)

- continua -

Luca_PX ha scritto: inoltre avendola iscritta al 500 Club Italia si hanno sconti sull'assicurazione che si aggira sui 100 € all'anno

Diverso, in effetti, è il discorso assicurativo.

Se, da un lato, il discorso bollo è legato esclusivamente alla Legge 342/2000, le varie Compagnie Assicurative si rifanno invece ai due Aricoli del Codice Stradale.

Ora, il Codice Stradale, Individua i Veicoli d'interesse storico o collezionistico i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo.
In particolare, l'articolo 60 del Codice della Strada non menziona l'età delle vetture.
Perciò, una MITO RIAR (p.es), è da considerarsi d'nteresse collezionistico (se iscritta al RIAR).

Alcune assicurazioni si rifanno esclusivamente all'art. 60 del CdS.
Perciò è possbile assicurare una vettura anche recente, purchè iscritta ad uno dei sopra citati registri.

L'art. 215 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada, invece, precisa (al comma 2) anche l'età (almeno venti anni).

E, parlando proprio di assicurazioni, possiamo inziare ad analizzare le varie offerte possibili.

Voglio iniziare dalla Reale Mutua, perchè presenta un caso curioso.

L'offerta è a franchigia, e prevede un premio di 100 Euro per la prima vettura iscritta e di 20 Euro per le altre (con un piccolo aumento se la cilindrata è alta).
Non scendo nei dettagli (che ognuno, se interessato, può leggere da solo).

Il caso curioso risiede nel fatto che nell'informativa del 2010 si cita esclusivamente l'art. 60 del CdS.
Rendendo assicurabili anche le vetture recenti, purchè iscritte al Registro.

http://www.realemutua.it/soluzioni_per_te/per_la_circolazione/tariffe/RC_Auto_e_Natanti/Fascicolo_Informativo_RCA_AutoStorica.pdf

Nell'informativa 2011, invece, compare anche il riferimento all'art. 215 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada.
Perciò, dal 2011, possono essere assicurate solo auto con più di venti anni.

http://www.realemutua.it/soluzioni_per_te/per_la_circolazione/tariffe/RC_Auto_e_Natanti/Fascicolo_Informativo_AUTOSTORICA_REALE.pdf

- continua -

Il Gruppo Allianz - RAS prevede uno sconto del 70% sulla Polizza normale.
L'auto deve avere almeno venti anni, e deve essere iscritta ad un club
Il club non deve essere necessariamente ASI, RIAR ecc. visto che hanno nel database un nutrito elenco di club italiani (ho sbirciato sul monitor dell'addetto, quando ho chiesto dei preventivi, e l'elenco di club accettati mi è parso molto vasto).

Il Gruppo Milano, Italia, La Previdente hanno il codice convenzione M0300 (B2600 per la NUOVA MAA) e non impongono limiti di età della vettura, ma chiedono solamente l'iscrizione ai soliti "Registri" ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT - Albo Auto storiche Fiat- Italiano ALFA ROMEO.

Applicano uno sconto del 60% sulla Tariffa in vigore, con l'applicazione di un premio minimo di EUR 70 ed un premio annuo massimo di EUR 225.

http://preventivazionerc.gruppofondiariasai.it/jprevevo/docs/milano/new/tariffrules.pdf

La Elvetia ha una polizza riservata ad auto storiche (almeno 20 anni):

http://www.helvetia.it/helvetia09/immagini/documenti/HEL_ASSICURAZIONI/HEL_HA_FI-1EPOCA%20-%20Ed.%2012-2010%20-%20Veicoli%20Epoca%20-%20Fascicolo%20Informativo.pdf

INA - Assitalia ha una polizza auto storiche con sconto sulla polizza normale.
A detta dell'impiegato che ho contattato, non impone limite di età dell'auto (ma questa cosa va verificata).
Non ho approfondito perchè mi ero rivolto a loro per altra questione interessante (magari ne parlerò in seguito)

http://www.inaassitalia.it/

Sulla polizza Sara Vintage, invece, non sono in grado di esprimermi.
C'era, infatti, una convenzione col RIAR, e non sono riuscito a leggere ancora tutte le discussioni che esistono in rete, in merito.

Chi vuole approfondire può tranquillamente "googlare" i termini "sara vintage RIAR", e documentarsi in proposito.

La mia "cultura" sulle assicurazioni di auto storiche si ferma qui.
Sono benvenuti altri suggerimenti/esperienze!

A completamento della questione, segnalo (come sopra accennato) la possibilità di stipulare una assicurazione conducente (si, quella che ti propongono in aggiunta alla RC, asserendo che il conducente non è coperto dalla RC) sulla persona, piuttosto che sulla targa.

Se si posseggono diverse vetture, in effetti, potrebbe essere comodo stipulare un'unica assicurazione conducente (nominale), anzichè diverse assicurazioni sulla targa (una per auto).

Le uniche compagnie che offrono questa possibilità (non so se sono davvero le uniche. Io non ne ho trovate altre. Magari se qualcuno è a conoscenza...) sono la INA - Assitalia e la TORO.

http://www.inaassitalia.it/PERSONE/Scheda-Prodotto-persone/SchedaProdotto/3632.html?idProdotto=195798

http://www.toroassicurazioni.it/Prodotti/Persone/Veicoli/Master-Conducente/

Chiusa la parentesi assicurazioni, sarebbe utile tornare al bollo auto delle "ventennali", analizzando il comportamento reale delle varie regioni italiane.

Così da regolarsi adeguatamente e non trovare sorprese (richieste di soldi arretrati).

Sinceramente, anche considerando il fatto che la mia (e in generale le nostre) 155 è ancora molto "giovane", non mi sono preoccupato di queste cose perché è probabile come che nel tempo queste leggi possano anche cambiare.

Molto utile però cominciare ad informarsi!

ps sto considerando di più l'opzione RIVA, della quale credo che ne discuteremo presto.

Uncle DeeZee ha scritto:ps sto considerando di più l'opzione RIVA, della quale credo che ne discuteremo presto.

Questa non è assolutamente una cattiva idea!

A me interessa ,visto che questo mese tra le 155 seconda serie visionate ne fermerò una previo versamento caparra ,e tra autunno inverno vorrei prenderne un altra ,prima serie ed usufruire di eventuali vantaggi autostoriche,ovvio la prima serie deve essere immatricolata 1992!

La mia 1.8 è un 1992, infatti.
Però bisogna informarsi bene in regione.

Ho conosciuto diverse persone che si sono recate all'ACI a fare il bollo "storico", per poi vedersi recapitare (dopo qualche anno) la richiesta di arretrati.
Del resto l'ACI non chiede nessun certificato e non esegue nessun coltrollo sulla storicità della vettura.
L'ACI si limita ad eseguire quel che gli si chiede.

Già quindi meglio quando si fa iscrizione in club auto storiche chiedere tutto senza dare nulla per scontato,in questi club dovrebbero sapere se l'esenzione ci spetta o no.

Ad un Club ci si iscrive per passione, soprattutto.

Quel che ho iniziato a capire io è che i club c'entrano poco col bollo.
L'iscrizione ad un club è più in ottica del risparmio assicurativo, eventualmente.

La legislazione in vigore sul bollo non parla di club e di iscrizioni (poi, chiaro, ogni regione italiana ha il proprio orientamento in merito).

La cosa giusta da fare, perciò, è quella di leggere il sito della propria regione, e di rivolgersi agli uffici regionali competenti, per le eventuali delucidazioni.

Salutoni,

FF

Vedrò di fare attenzione,dal 2012 2013 inizierò a prendere alfa storiche,male che vada almeno l'assicurazione la pago ridotta ,se non dovesse essere così per il bollo ,anzichè prendere 4 o 5 auto alfa storiche ne prenderò solo 2 o 3.....

Caro Davide,

di Alfa storiche ne puoi prendere quante ne vuoi!
Dato che l'auto storica è quella che ha più di 30 anni, e lo sgravio fiscale sul bollo avviene in automatico.

Il problema è sulle ventennali.
Che non sono auto storiche, bensì sono di interesse storico e collezionistico!

salutoni,

FF

Bene per eventuale alfetta e giulia come immaginavo non ho problemi,su alfa 90 e 75 devo informarmi come si comporta la mia regione in materia di bollo.

Ciao Davide.

Visto che ho letto che sei di Torino, ho voluto dare una sbirciatina alle disposizioni della Regione Piemonte.

Come ho detto, ogni Regione si regola a modo suo (specie per le ventennali).

E dato che la mia idea, con questo 3D, di far chiarezza, iniziamo con la tua Regione:

Regione Piemonte

AUTO STORICHE (minimo 30 anni)

L'esenzione scatta in automatico, dal primo gennaio del trentesimo anno (non conta il mese di immatricolazione, bensì solo l'anno)
Si pagano 30 Euro annuali, solamente se l'auto circola.


AUTO DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO (minimo 20 anni)

Si basano sulle seguenti Norme Regionali:
L.R. 23/2003
L.R. 9/2004
Circolare del Presidente della Giunta Regionale 26 luglio 2004, n. 3/BL

Il riassunto è che:

- Il ventesimo anno si compie dalla data (e, si noti bene, non dall’anno) di immatricolazione.

- Il veicolo deve essere preservato e mantenuto in una condizione prevalentemente corretta, in custodia di una persona od organizzazione che lo tenga per il proprio interesse storico e tecnico e non come mezzo di trasporto quotidiano.

- Occorre che il valore storico dell'auto sia certificato da centri specializzati specificatamente individuati ed autorizzati dalla Regione

- Possono accertare e certificare il possesso dei requisiti necessari per ottenere l’agevolazione, in relazione a ciascun veicolo identificato con il proprio numero di targa, l’ASI e, per i motoveicoli, anche la FMI. Gli stessi requisiti e caratteristiche possono essere accertati e certificati anche dai registri storici istituiti dalle case automobilistiche che abbiano almeno una sede nel territorio dello Stato (ad esempio, i registri storici della Fiat, della Lancia e dell’Alfa Romeo, che sono i più noti e conosciuti dalla maggior parte dei cittadini italiani, ma anche quelli eventualmente istituiti da altre case automobilistiche, italiane ed anche straniere, purché abbiano, queste ultime, almeno una sede in Italia)

- Con propria deliberazione, inoltre, la Giunta regionale può individuare, fra gli enti, le associazioni e le organizzazioni in genere, pubbliche o private, che operino prevalentemente od esclusivamente nel settore automobilistico e motociclistico e che abbiano fra gli scopi statutari la difesa, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio automobilistico e motociclistico, anche a fini di ricostruzione storica negli ambiti della cultura e dello spettacolo, altri soggetti abilitati ad eseguire gli accertamenti e le certificazioni di che trattasi, iscrivendoli in un apposito albo la cui conservazione e tenuta sono affidate alla struttura regionale competente in materia di tasse automobilistiche.

- L’accertamento, ad opera dei soggetti abilitati, dei requisiti e delle caratteristiche che si devono possedere per ottenere l’agevolazione, è certificato mediante rilascio di uno speciale contrassegno, e deve essere comunicato a cura del soggetto abilitato che lo ha eseguito, anche attraverso procedure informatiche o posta elettronica, entro il mese successivo, alla struttura regionale competente in materia di tassa automobilistica.

- Per le operazioni di accertamento e certificazione i soggetti abilitati hanno diritto ad un compenso, da stabilirsi nel limite massimo determinato dalla Giunta regionale con la stessa deliberazione di istituzione e di aggiornamento dell’albo. Le operazioni di accertamento e certificazione non possono essere subordinate all’iscrizione del richiedente all’ente, associazione od organizzazione cui la richiesta è rivolta, né alla sottoscrizione di quote associative o al pagamento di contributi di alcun genere o specie.

Salutoni,

FF

Regione Lombardia

è in vigore la L.R. n.5 del 24 marzo 2004

La quale sancisce la situazione più favorevole in assoluto (per le auto storiche e di interesse storico e collezionistico) tra le Regioni italiane.
Non esiste distinzione tra auto "ultra- ventennali" ed ultra-trentannali"

Gli autoveicoli ed i motoveicoli ultraventennali, ad uso privato destinati esclusivamente al trasporto di persone sono soggetti al pagamento delle tasse automobilistiche regionali di circolazione, in misura fissa, a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, purché in regola con la normativa in materia di emissioni dei gas di scarico.
Salvo prova contraria, si presume che l'anno di costruzione coincida con quello di prima immatricolazione in Italia o all'estero.

In sintesi, dal ventesimo anno di età, si paga la Tassa di Circolazione di 30 Euro.
(solamente se si circola, naturalmente)

FF

Regione Liguria

Per le auto "ultra-ventennali"
è in vigore la L.R. n. 2 del 24 gennaio 2006.

che, all'articolo 27, recita:

A decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione gli autoveicoli e i motoveicoli ad uso
privato destinati esclusivamente al trasporto di persone che risultano iscritti nei registri Automotoclub Storico Italiano
(A.S.I.) e Federazione Motociclistica Italiana (F.M.I.) sono soggetti alle tasse automobilistiche di cui al comma 2
dell'articolo 63 della legge 21 novembre 2000 n. 342 (misure in materia fiscale)".

L'importo è fissato in 28,40 Euro.

E qui, se permettete, qualche perplessità io l'avrei.
Si evince che dal ventesimo anno d'età dell'auto è richiesta l'iscrizione all'ASI per ottenere l'agevolazione.

Non mi sembra equa la pretesa di iscrizione ad un club privato per ottemperare alla L. 342.
Basta guardare quel che la Regione Piemonte, in merito, ha tenuto a precisare!
(e cioè che: "Le operazioni di accertamento e certificazione non possono essere subordinate all’iscrizione del richiedente all’ente, associazione od organizzazione cui la richiesta è rivolta, né alla sottoscrizione di quote associative o al pagamento di contributi di alcun genere o specie". v. sopra)

Del resto l'articolo 63 della legge n. 342 del 21 novembre 2000 delega l'ASI a stilare appositi elenchi e non impone certo l'iscrizione all'ASI!

Se l'ASI è inadempiente in questo senso (a differenza dell'FMI) la cosa non deve certo riacadere in negativo sul privato cittadino!
Come detto all'inizio di questo 3D, o l'ASI stila l'elenco oppure declina l'incarico!!!

Anche perchè la stessa ASI prevede il rilascio dell'Attestato di datazione e storicità anche ai non tessarati, al costo di 150 Euro, contro i 20 Euro per i tesserati, (facendo di fatto pagar salato al privato cittadino le proprie inadempienze), sapendo benissimo che la pretesa di iscrizione, ai sensi della legge n. 342 del 21 novembre 2000, rappresenterebbe un abuso/arbitrio.

Ora vi è da dire che la Regione Liguria, con L. R. n°3 del 4 febbraio 2005 (art. 10), aveva esteso lo sgravio fiscale alle auto iscritte al RIAR, al Registro Fiat ed al Registro Lancia, recependo quanto indicato nel codice dell strada.

L'allora Presidente del Consiglio dei ministri (tal Silvio Berlusconi) presentò RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE, 13 Aprile 2005 , n. 44.
In cui non ammetteva l'esteso ambito di applicazione della norma agevolativa anche ai veicoli iscritti in ulteriori registri, quali quelli «Storico Lancia», «Italiano FIAT» e «Italiano Alfa Romeo», ritenendo che le Regioni a statuto ordinario non hanno alcun potere di introdurre esenzioni od esoneri non previsti dalla legge statale.

Cosicchè la Regione Liguria ha dovuto "ritrattare", con la L.R. n. 2 del 24 gennaio 2006.

A questo punto non si capisce come il Presidente del Consiglio dei ministri abbia promosso ricorso avverso la suddetta Regione riguardo i registri «Storico Lancia», «Italiano FIAT» e «Italiano Alfa Romeo», e non lo abbia fatto, invece, in merito alla richiesta di ISCRIZIONE all'ASI.
(visto che la Legge Statale non prevede "iscrizioni" di alcuna sorta(!!!), ma solo elenchi, peraltro disattesi dall'ASI!!!)

Com'è possibile che questi "signori" si siano preoccupati di presentare "Ricorso di legittimità" alla Regione Liguria, e non abbiano invece (con la stessa solerzia e tempistica) sanato/risolto l'inottemperanza dell'ASI (riguardo agli elenchi, mai stilati)?

Non si capisce, inoltre, cosa significhino le norme del Codice della Strada, in merito ai Veicoli di interesse storico e collezionistico, ove si citano (appunto) i registri «Storico Lancia», «Italiano FIAT» e «Italiano Alfa Romeo».

Verrebbe in mente, a questo punto, di formulare un documento redatto da privati cittadini (magari aderenti al registro alfa 155, se ve la sentite di intraprendere avvincenti e pioneristiche battaglie), in merito a queste ignobili sconcezze!

salutoni,

FF