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Rudolf Hruschka

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Messaggio Da Uncle DeeZee Sab Mag 14, 2011 5:41 am

Rudolf Hruschka 1zlugp0 Rudolf Hruschka Fxc4te Rudolf Hruschka 2likf91

Rudolf Hruschka, poi reso in Hruska a seguito del trasferimento in Italia (Vienna, 2 luglio 1915 – Torino, 4 dicembre 1995), è stato un ingegnere austriaco.

Laureatosi in ingegneria all'Università di Vienna, si trasferì a Stoccarda dove, nel 1938, fu assunto nello studio tecnico di Ferdinand Porsche, divenendo ben presto il principale collaboratore del figlio nei compiti di progettazione, sviluppo e industrializzazione della "Maggiolino" e dei carri armati Tigre I e II.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1947, seguì Ferry Porsche nella sua avventura alla Cisitalia e, nonostante il fallimento dell'azienda torinese, decise di stabilirsi in Italia.
Nel 1951 divenne consulente di Finmeccanica che lo collocò presso la controllata Alfa Romeo, dove assunse, nel 1954, la carica di direttore tecnico responsabile dei settori di produzione e progettazione, sovrintendendo personalmente alla progettazione delle Giulietta Sprint e Spider. Due anni dopo ricevette la nomina a vice direttore del settore tecnico produttivo ed economico, ma nel 1959 fu costretto a dimettersi, in seguito ad attriti con la dirigenza dell'IRI.
Le offerte certo non mancarono sia da parte della Porsche che dalla BMW, disposta ad affidargli la direzione aziendale, ma Hruska era piuttosto restio ad abbandonare l'Italia e preferì accettare la proposta della FIAT, dove prestò la sua opera, soprattutto per la completa riorganizzazione tecnica della collegata SIMCA e, in seguito, per la progettazione dei modelli "850".

Richiamato all'Alfa Romeo dal nuovo direttore Giuseppe Luraghi, alla metà degli anni sessanta, fu incaricato di dare vita al progetto "Alfasud". Il compito prospettatogli non era solo quello di coordinare la progettazione della nuova vettura, ma anche il progetto delle strutture ed infrastrutture dell'unità produttiva di Pomigliano d'Arco. Hruska accettò, ponendo come condizione che l'Alfa Romeo accogliesse anche tutto il suo staff, ovvero i 28 tecnici italiani della SIMCA che, poco prima, era stata ceduta alla Chrysler dalla FIAT.
Insediatosi nel nuovo ufficio tecnico, appositamente e segretamente realizzato in adiacenza a quello esistente, per nasconderne l'operato agli occhi indiscreti della stampa, Hruska e i suoi assistenti si misero all'opera per realizzare una serie di proposte da sottoporre alla direzione aziendale.
Il 15 gennaio 1968, dopo decine di progetti proposti e discussi, venne presentato il piano generale per realizzazione dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d'Arco che prevedeva la costruzione dei nuovi impianti e l'inizio produttivo nel gennaio 1972, a fronte di una spesa di 300 miliardi di lire. La posa della prima pietra avvenne il 28 aprile dello stesso anno, alla presenza del presidente del consiglio Aldo Moro.

Le agitazioni sindacali dell'autunno caldo e degli anni successivi misero a dura prova la fama di "direttore asburgico" che Hruska aveva ereditato dai precedenti incarichi. Durante lo svolgimento dei lavori, il cantiere Alfasud venne rallentato da quasi un milione di ore di sciopero. Purtuttavia, il tenace Hruska riuscì a completare le opere e dare inizio alla produzione, con soli tre mesi di ritardo, nell'aprile 1972. Occorre anche segnalare, fatto più unico che raro nella storia delle opere pubbliche italiane, che la spesa complessiva risultò inferiore di 25 miliardi, rispetto ai 300 stanziati.
L'Alfa Romeo Alfasud, che coniugava la modernità delle trazione anteriore con la solidità del motore boxer, divenne subito richiestissima sul mercato nazionale ed estero.
Dimessosi nel 1980, Hruska trascorse gli ultimi anni collaborando saltuariamente con l'Italdesign e con l'I.DE.A di Moncalieri.

FONTE: AlfaClub.it
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Messaggio Da davide155ista Lun Mag 16, 2011 5:36 am

Hruska un grande nome ,fatto molta esperienza con Porsche(mica roba da poco)e con le Simca ,auto mai capite come si deve,una follia la loro cessione.Il padre della mitica Alfasud,che ruggine a parte era una vettura niente male per l'epoca.
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Messaggio Da Zebra 3 Mar Giu 07, 2011 7:20 pm


Uno che ti porta un motore boxer su vetture di uso quotidiano, di commercializzazione su grande scala, non era un ingegnere qualsiasi.

Grande motore...........
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Messaggio Da davide155ista Mer Giu 08, 2011 4:16 am

Si è stato poi utilizzato ampiamente anche con i modelli successivi all'alfasud..ottimo motore !
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Messaggio Da Zebra 3 Mer Giu 08, 2011 8:30 pm


E me lo dici a me, che mi ha scorrazzato in giro per 5 anni senza problemi!!!!
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Messaggio Da davide155ista Ven Giu 10, 2011 7:59 am

Si il boxer non dava i problemi che hanno dato alcuni Pratola Serra,era veramente solido!
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Messaggio Da Zebra 3 Dom Giu 12, 2011 4:45 am


Era un motore eccezionale: dovevano solo svilupparlo meglio per rispettare le leggi antinquinamento, come hanno fatto con le 911 della orsche.

Purtroppo questo motore, con la configurazione originale che aveva, non digeriva molto il catalizzatore.

Un vero peccato non averlo sviluppato, ma qui, come gia' detto in altri forum, ci sarebbero volute altre teste, altri investimenti, altre idee.

Peccato......
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Messaggio Da davide155ista Dom Giu 12, 2011 5:31 am

Già in Germania HANNO DETTO: miglioramo il boxer....in Italia HANNO DETTO:non facciamo più il boxer......sich! Evil or Very Mad
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