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Messaggio Da Zebra 3 Sab Set 14, 2013 5:50 am

La parola d'ordine è una sola, categorica ed impegnativa per tutti: tenerla!!!!!

E la terremo!!!!pollice su
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Messaggio Da davide155ista Gio Set 26, 2013 9:35 pm

Merita di essere tenuta,credo che tra una 20ina d'anni sarà una delle alfa di serie più rare.
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Messaggio Da Zebra 3 Gio Set 26, 2013 11:32 pm

Me lo auguro di tutto cuore!!!!Wink
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Messaggio Da Zebra 3 Lun Set 30, 2013 8:20 pm

Che spettacolo ragazzi!!!

Domenica scorsa raduno mega galattico, 34 auto partecipanti, gara in salita di regolarità stupenda con panorama mozzafiato!!!

E il sottoscritto questa volta ha tenuto alto il nome del club: 7° assoluto su 34 e prima 155 in classifica.

Però, non male per una vecchietta che ha fatto i fanghi!!Twisted Evil Wink
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Messaggio Da davide155ista Mer Ott 09, 2013 1:57 am

Sarà anche una vecchietta,ma a pure 150 cavalli!!!!!E  i fanghi non le hanno fatto male come pesansti tempo fa....si è ripresa alla grande!Very Happy Poi se sei arrivato settimo il merito è pure tuo,il pilota conta!Bravo! Alla faccia di chi denigra le alfa a trazione anteriore.Twisted Evil
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Messaggio Da Zebra 3 Mer Ott 09, 2013 2:19 am

Ti ringrazio.
Diciamo che il fatto della regolarità ti aiuta non poco.
Magari se metto le ruote in un circuito e' capace che risulto una vera frana!!!

La cosa che piu' mi ha dato fastidio nel fare questa "gara" chiamiamola così, e' stato che l'abbiamo fatta in una strada aperta al pubblico. Mentre mi arrampicavo per questa bellissima strada in salita lunga una dozzina di km, verso il 10-11 km mi sono trovato una Chevrolet Captiva davanti a me. Ho cercato di superarla il prima possibile, ma purtroppo mi fatto perdere non poco tempo. 
Te lo dico con estrema franchezza, forse sarei riuscito ad entrare, visti i distacchi veramente minimi, fra i primi 5!!

Ma sono contento lo stesso!!!!cheers
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Messaggio Da tommyd Sab Ott 12, 2013 11:34 pm


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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 9:23 am

Tommyd, certo... non si può dire che tu non ti sia sfogato!

Confesso che, leggendo il messaggio, ad un certo punto stavo rotolando giù dalla sedia! Che vuol dire SERIE SPECIALE R EDITION??? Shocked Davvero... Di sicuro non si può negare che Zebra abbia una gran fantasia! Laughing Laughing Laughing 
Zebra, guarda che - al di là di tutto il resto - Tommyd ha pienamente ragione: che quella R appiccicata alla macchina sia posticcia, guarda che lo capirebbe pure un bimbetto di due anni. Sul serio, questa della serie speciale R edition coi sedili recaro è cosmica! Laughing Laughing Laughing 

Poi, in effetti, ammetto che farebbe arrabbiare un pochino anche me scoprire che la mia auto usata è finita sott'acqua dopo averla pagata... quanto??? 6000 euro??? Shocked Tra parentesi, so bene che tutti noi amiamo la nostra bella 155, però... 6000 euro... tra poco neanche una più rara Q4! Laughing 

Ragazzi, attenti con questi giochetti da quattro soldi: se un compratore prova (e qui basterebbe un semplice backup delle pagine di questa discussione!) che il venditore era già a conoscenza di un certo vizio dell'auto al momento in cui si è perfezionato il contratto, per il venditore la cosa diventa molto amara...

Comunque, in nome di vecchi discorsi... Alla faccia delle truffe dei meridionali!! Laughing Laughing Laughing 
Ma da Napoli in su, non era tutto bello, trasparente e onesto? Zebra, sul serio: MERITI UN APPLAUSO!Bravo!
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Messaggio Da Zebra 3 Dom Ott 13, 2013 10:12 am

Non merita risposta alcuna su questo forum, chi già l'ha ricevuta in forma privata.

Non sapevo che l'essere stati costretti da madre natura a dover cambiare una semplice valvoliera ed il dover fare un un cambio d'olio supplementare, costituisse truffa!!!!

Truffa, per me di Roma, e' quando si vende qualcosa per funzionante e invece non lo è!!!!!

Peccato che ci vada in giro regolarmente, ogni santa domenica, con moglie e figlia, che a primavera regolarmente ci vada dalle parti del lago di Garda e che d'estate ci vada in Riviera Romagnola.
E per la cronaca questo costituisce l'80% dei miei km annui!!!!

Come penso non costituisca truffa chiedere una somma x per un oggetto y.

La vettura e' stata presa; se si vuol dire che il prezzo e' stato ritenuto idoneo. Se no vuol dire che e' stato chiesto troppo.

Tutto qui.

E comunque tranquilli: rimane con me.
Ci ho buttato troppo sangue sopra per farla godere a chi non e' capace di apprezzarla..................e i raduni a cui si e' partecipato hanno dimostrato un grande apprezzamento agli occhi estranei.


Buona serata a tutti!!!!
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Messaggio Da alfista 62 Dom Ott 13, 2013 11:36 am

Zebra 3 ha scritto:Non merita risposta alcuna su questo forum, chi già l'ha ricevuta in forma privata.
Lui forse no ma noi si!
Carle', ch'hai combinato?
Certo, la tua 155, a leggere ciò che scrivi, è tornata in perfetta forma ma noi sappiamo quello che ha subito, che la valvoliera non si trova esattamente all'altezza delle pinze dei freni, che non è mai esistita la "R edition", a meno che tu non abbia ribattezzato così la Silverstone ma sappiamo anche che, la tua, non è quella!
Inoltre, hai scritto che ti erano stati "offerti" 5000 euro mentre qui, sembrerebbe che sia stato tu ad "averne chiesti" 6000 e la cosa risulterebbe totalmente diversa!
Certo che, dopo la tua "scornata" con Zeroalfa sulle assicurazioni nord-sud, non ci fai una gran bella figura!
Se non spieghi meglio ciò che è successo, sembrerebbe che tu abbia cercato, trovato e provato a spennare il pollo di turno per cui...ASPETTIAMO CHIARIMENTI!
E tu, caro Dario, spegni la coda di paglia ed accetta il fatto che, la malavita che negli ultimi anni, dopo aver...spianato lo Stato al sud, stà approfittando della crisi per espandersi in tutta Italia, non non ha origine a Roma, Milano od a Torino.
Non credo di doverti ricordare io dove nascono mafia camorra e 'ndrangheta!
Con ciò non voglio assolutamente dire che, al sud, siano tutti di questa "triade" come tu non puoi assolutamente dire che, se a Terni c'è stata una tentata truffa, i ternani siano tutti truffatori e t'assicuro, dare del leghista ad un romano, come hai fatto nell'altro 3D, è stata la più grossa stupidaggine che tu potessi dire!
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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 3:02 pm

Alfista62, permettimi di chiarire un paio di cose, perché ci tengo. Innanzitutto, la coda di paglia la vede solo chi la vuol vedere: io non mi sottraggo mai ad alcun confronto, quando il confronto è richiesto. Probabilmente, se io e te ci conoscessimo nella vita reale e tu sapessi cosa faccio durante le me giornate, capresti che il tuo ricondurre tutto ad una... coda di paglia è stata la più grande fesseria (per parlar puliti...) che in vita tua hai potuto anche solo immaginare. Ma vado subito al sodo, ché qui non mi interessa parlare di me.

PRIMO. Che la criminalità organizzata sia nata a Roma, Torino o Milano, io dove l'ho detto? Magari, se puoi, fammi un copia/incolla, ok? Guarda, se vogliamo essere precisi, visto che queste cose le ho pure studiate ai miei tempi all'università e che di queste cose, in parte, mi occupo anche professionalmente, la criminalità organizzata europea non è nata neanche in Italia. Almeno per quanto attiene all'Europa (perché in Asia, Africa e America è ancora un altro discorso), la criminalità in forma organizzata con le sue tre tipiche e accademiche caratteristiche di segretezza, familità e territorialità che si insegnano all'università, è nata in Spagna circa 250 anni fa. E da lì è stata poi esportata in Sicilia nella forma della ormai storica e tramontata organizzazione dei Beati Paoli. Questo se proprio vogliamo essere precisi.

SECONDO. In Italia dovremmo imparare ad avere un po' più di stima di noi stessi, perché se è certamente vero che la criminaltà organizzata ci ha fatto e ci fa penare tanto, è altrettanto vero il fatto che oggi abbiamo la legislazione antimafia e gli apparati repressivi antimafia più evoluti del pianeta: questo è un fatto che, grazie a Dio, ci è riconosciuto in tutto il mondo (USA in primis), da tutte le polizie del mondo, da tutte le magistrature del mondo. I progressi nel contrasto concreto alle mafie che abbiamo fatto negli ultimi 20 anni sono impressionanti. Qualche merito, ogni tanto, riconosciamocelo.

TERZO. Non esiste un solo Mezzogiorno (come ovviamente non esiste neanche un solo nord) e non esiste una sola mafia. Voglio dire che accostare la cosa nostra siciliana alla 'ndrangheta calabrese o alla camorra camapana o alla sacra corona unita pugliese è quanto di più sbagliato si possa fare: ciascuna ha un suo modus operandi specifico e ciascuna va affrontata in modo completamente differente. Sottolineo questo fatto perché, se differenti sono le varie mafie, differente è anche l'impegno con cui lo Stato e la popolazione locale hanno combattuto ciascuna di esse e differenti sono pure i risultati ottenuti contro ciascuna mafia. 
In Sicilia, la vera lotta organica degli apparati dello Stato alla mafia siciliana è cominciata all'inizio degli anni Settanta. Sono seguiti 20 lunghi anni di affinamento e perfezionamento che sono costati anche tanto tanto tanto sangue di uomini giusti, i quali - è bene non dimenticarlo mai!! - per il 99,9% sono stati sempre Siciliani. Questo per ricordare che, se è vero che la mafia siciliana è stata la prima a cercare di fare il grande salto, è altrettanto vero che la Sicilia e i Siciliani sono stati i primi anche a versare il loro sangue per combatterla. Quando, qualche mese fa, a Washington, è stata inaugurata una sala del quartier generale della FBI intitolata a Giovanni Falcone, tra le motivazioni è stato anche scritto: "Perché lui e la sua Sicilia hanno insegnato al mondo l'antimafia". Lui e la sua Sicilia. Non scordartelo MAI. Vent'anni di perfezionamento, di sangue, di vittorie, di sconfitte. Sino al 1992, quando è iniziata una nuova fase, con una legislazione ancora più evoluta e con uomini (siciliani) dello Stato molto meglio formati e molto più consapevoli. E i risultati si sono visti e si vedono ogni giorno: da noi si denuncia, si processa, si condanna, si sequestra, si confisca, nascono associazioni, c'è fermento. In Sicilia 1000 volte più che in qualunque altra parte d'Italia. In queste cose, ovviamente, non si finisce mai di lottare, ma la strada è tracciata e indietro non si torna. Se gli unici imprenditori ad aver denunciato (consentendo arresti su arresti) le minacce e le estorsioni nei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla SS106 Ionica sono stati gli imprenditori siciliani che lì lavorano (nello specifico, catanesi) mentre imprenditori locali e imprenditori del centro-nord continuano ancora oggi a negare tutto, un motivo c'è. Se a capo delle principali procure antimafia calabresi ci sono magistrati siciliani, un motivo c'è. Se in Sicilia sono disseminati tanti murales antimafia e nessuno si sogna più di oltraggiarli, un motivo c'è. Se in Sicilia oggi è possibile fare impresa sceglendo di non subire il racket, un motivo c'è. Se le cosiddette liste pizzo-free si allungano sempre più, un motivo c'è. Questo per precisare che, OGGI, la mafia in Sicilia non ha... come dici tu... "spianato" una beneamata minxia! Abbiamo fatto le nostre battaglie e abbiamo fatto le nostre guerre: per molto tempo le abbiamo perse, poi abbiamo iniziato a vincerle, col sudore di chi in Sicilia ogni giorno si è alzato e ha fatto la sua parte, piccola o grande che sia!
 
QUARTO. E altrove? Altrove si è ancora parecchio indietro, perché mentre in Sicilia siamo stati costretti a prendere coscienza del fenomeno, sulla nostra pelle, ormai decenni fa, in altre regioni non si è fatto nulla per decenni di decenni. E' un fatto ormai anche processualmente accertato che, al nord, laddove si era infiltrata la mafia siciliana, questa è stata quasi del tutto scalzata da quella calabrese e campana, trascurate a lungo: mentre tutti i riflettori erano puntati su quella siciliana, le altre mafie italiane e pure le mafie straniere (quella turca, quella cinese, quella nigeriana, quella serba, quella rumena, etc. e persino quella colombiana!) si rafforzavano e si ramificavano. Tutto nel più assoluto silenzio. Oggi, anche se può sembrare incredibile e paradossale, è più facile fare antimafia in Sicilia che in Calabria, in Puglia, in Campania, ma anche in Veneto, in Piemonte, in Liguria, in Lombardia, in Emilia Romagna, nel Lazio... E ti può capitare, nelle Marche, come è successo a me, di parlare con un negoziante che, stanco dell'ennesima rapina, ti dica: "Basta, se viene qualcuno che mi offre protezione, io questa volta lo pago." La sub-cultura che apre la strada alle mafie, non guarda la cartina geografica e anche al nord passa l'idea che... tutto sommato... sì, la mafia tutto sommato mi protegge! Al nord, ancora, sono addirittura gli amministratori che negano l'esistenza del fenomeno, proprio come avveniva in Sicilia fino a quaranta anni fa! Perché altrimenti si danneggia il turismo, altrimenti si danneggia l'economia, altrimenti che figura ci facciamo! E non si comprende che, in questo modo, quei territori si stanno scavando la fossa con le proprie stesse mani: quei territori si stanno costruendo un futuro fatto di guerra dura e necessaria, perché anche loro si stanno dimostrando incapaci di fare muro per tempo contro le organizzazioni mafiose. Potrebbero fare tesoro dell'esperienza di chi quel fenomeno l'ha dovuto combattere prima di loro, e invece no: ci stanno cascando anche loro. Tutto il ponente ligure è martoriato da attentati ed estorsioni... ma, tranne sporadiche eccezioni, ne senti mai parlare sui media? Lo stesso accade sulla riviera nord-adriatica e poi in buona parte della Lombardia (in cui si salvano solo alcune valli bergamasche), in circa metà Piemonte, in alcune zone dell'Emilia. E poi, ovviamente, il Lazio che è terreno naturale di espansione della camorra. Ma la cosa più grave è la saldatura ormai ben strutturata che si è verificata tra criminalità "importate" (italiane e straniere) e criminalità locali! Non si può più dire "vengono da fuori": ormai processualmente accertati e condannati sono camorristi romanissimi, 'ndranghetisti genovesissimi e torinesissimi, camorristi bolognesi, 'ndranghetisti milanesissimi, camorristi padovanissimi e così via: insomma, il veleno che entra in circolo contagia chiunque e oggi è pressoché normale trovare un camorrista che opera a Milano, nato a Milano da padre e madre milanesi, che a Napoli non ha mai messo piede. Basta leggersi alcune carte processuali per rendersene conto. Chiaro il concetto, no?

QUINTO. Io sono il primo che odia le generalizzazioni e i luoghi comuni... E direi che ne do continuamente prova in ogni mia parola. Se mesi fa, a Perugia, hanno scoperchiato una rete di circa 100 professionisti dediti alle truffe assicurative, io non dirò mai che a Perugia regna la truffa e il malaffare. Però, mi aspetto onestà intellettuale anche al contrario!! Vale a dire: se la mafia italiana per anni più forte è ramificata è stata quella siciliana, divento intrattabile se mi imbatto nel deficiente di turno che mi dice che la mia è un'isola di delinquenti e che si aspetta di trovare oggi la Sicilia del 1960! Giro continuamente l'Italia in lungo e largo (Sardegna esclusa), da Bolzano a Ragusa e la mia 155 macina qualcosa come 50-55 mila chilometri l'anno. Per cui entro a contatto continuamente con gente di ogni estrazione geografica. Da te che mi accusi di avere la coda di paglia, mi piacerebbe sapere come ti sentiresti TU sentendoti dire robe tipo: "Ah, lei è siciliano? Ma lo sa che, per come parla, lei non sembra proprio siciliano? Complimenti!". Complimenti per che cosa? Perché non sembro siciliano??? Qualche tempo fa, fermi in un'area di servizio sulla A14 all'altezza di Fano, mentre parlavo (in lingua siciliana) con un mio amico (io catanese e lui palermitano), una coppia di camperisti vicentini si avvicina e ci fa: "Scusate, potreste smetterla e parlare in italiano? I nostri bambini si stanno spaventando!". Così, tutto detto come se fosse la cosa più naturale del mondo. Vado avanti? Te ne racconto altri, di aneddoti che, se non fossero tragici, potrebbero anche far ridere?
Che minxia ne sai tu di come ci si sente in quei momenti!

SESTO. Io non ho dato del leghista a nessun romano, per cui la "stupidaggine" l'hai detta solo tu. Ho detto, e lo ribadisco qui e sempre, che oggi può capitarti di sentire dire ad un romano cose che quaranta anni fa sentivi dire solo ad un torinese o ad un vicentino o ad un bergamasco. In questo senso, si può dire che il nord non si sa più dove finisca: trovi il romano o il frosinate che si sentono nord esattamente come si sentono nord quelli che si riempiono la bocca di padania, senza sapere - questi romani - che per un milanese che si sente padano loro resteranno sempre terroni che stanno a sud, esattamente come un siciliano. E' il gioco della vita. Ovviamente, ciò non vuol dire che tutti i romani sono così. Ma, del resto, non sono così neanche tutti i torinesi o tutti i milanesi. Come dicevo, detesto generailzzare.

SETTIMO. Quando murales come quelli delle immagini che seguono questo messaggio verranno creati e rispettati non solo in Sicilia come accade oggi, ma anche altrove in Italia... beh... quello sarà un grande giorno, perché l'Italia sarà davvero UNITA.

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Messaggio Da tommyd Dom Ott 13, 2013 6:15 pm

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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 10:04 pm

Perdonatemi se mi intrometto nel merito della discussione, ma...
Con Carlo ultimamente ci siamo beccati non poco (anche aspramente!) su argomenti che io considero infinatamente più importanti di un'automobile, però in questo caso... insomma... saranno pure fatti loro! D'accordo, uno ha sentito di essere stato sul punto di essere stato truffato e adesso si è sfogato, l'altro ritiene di essersi comportato correttamente è ha detto la sua. Basta, non c'è bisogno di altro, tanto meno di spiegazioni. Sapranno bene loro, in coscienza, chi è stato corretto e chi non lo è stato. Grazie al cielo, non è successo nulla di irreparabile, no? Su, chiudiamola qui.
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Messaggio Da Zebra 3 Dom Ott 13, 2013 11:51 pm

Grazie Dario.

Una volta tanto ci troviamo in sintonia su una cosa!!Very Happy 
Spero sia un nuovo inizio di amicizia, seppur virtuale e non personale, iniziata forse in maniera un po' troppo sanguigna da ambo le parti, me per primo!pollice su 

Buona giornata!!
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Messaggio Da Ospite Lun Ott 14, 2013 2:05 am

Carlo, io non ho mai avuto e continuo a non avere niente di personale nei confronti di nessuno, e - del resto - come potrei? Qui si scrive, si discute, ci si confronta su questo o su quello... ma non ci si conosce, non ci si è mai visti in faccia, non ci si è mai scambiati due parole dal vivo. E' tipico di roba come i forum et similia. Belli finché si vuole, ma con questo grande limite. Quindi, non c'è nessun motivo per il quale io debba alzarmi una mattina e iniziare ad attaccare l'utente Zebra3 o l'utente Alfista62 o qualunque altro, così... solo perché mi gira. Ci tengo a dire questo.

Se si tiene sempre ben presente questo semplicissimo presupposto, penso che allora possa risultare evidente come - se nelle altre discussioni e pure in questa (rispondendo al messaggio di Alfista62) ho scritto le cose che ho scritto - l'ho fatto solo per un motivo: amo la mia isola, la amo più di ogni altra cosa al mondo e per lei sarei pronto anche a dare la vita, se necessario. Per questo, e solo per questo, vorrei che chi dall'esterno ne parla e la giudica, lo faccia solo avendola prima saputa davvero leggere nell'intimo e capita nel profondo. Diversamente, qualunque giudizio non potrà che restare sempre un giudizio superficiale. Riuscirci non è difficile: basta avere l'animo aperto, predisposto. C'era Lucio Dalla, bolognese di nascita, siciliano d'adozione, che c'era riuscito: era innamorato dell'Etna, ai sui piedi aveva preso stabilmente casa e sui suoi fianchi produceva e imbottigliava il suo vino rosso che aveva battezzato "Lo Stronzetto dell'Etna", per via della sua intensa e ingannevole gradazione. Qui passava buona parte dell'anno, qui ha composto larga parte delle canzoni dei suoi ultimi venti anni di vita, qui amava passare pomeriggi giù sulla piazza di Milo (un piccolo comune dell'area metropoltana catanese), seduto al bar o su una panchina del parco, sgranocchiando càlia e simènza, come lui stesso amava ripetere. Ha scritto una canzone che, forse, più di ogni altra, coglie l'anima vera della Sicilia. Se vi va, guardate il suo video:

https://www.youtube.com/watch?v=1o25cKfpGqA

Concludo dicendo che c'è una bellissima opera teatrale del siciliano Nino Martoglio che rende bene l'idea: il suo titolo è 'A notti non fa friddu, la notte non fa freddo. Lo hanno imparato i Siciliani dalla loro storia, che la notte non fa mai freddo, anche quando il freddo c'è ed è pure tanto: i Cartaginesi come i Romani, i Bizantini come gli Arabi, i Normanni come gli Spagnoli, i Francesi come i Sabaudi e gli Austriaci, tutti, proprio tutti, sono arrivati in Sicilia da padroni, ma alla fine tutti, presto o tardi, si nnì èru vastuniàti, se ne sono andati bastonati, come raccontano e recitano - appunto - i canti dell'opera di Martoglio. Forse, allora, l'essenza ultima di questa terra quasi impossibile da capire per chi siciliano non è, sta tutto in quel principio che proprio un suo figlio illustre, il matematico e uomo di scienza Archimede di Siracusa, teorizzò poco più di 2200 anni fa. E' lo stesso principio che permette di galleggiare anche alle navi più pesanti. Ed è una lezione che la Sicilia e i Siciliani hanno imparato dalla loro stessa storia, sulla loro stessa pelle, fino a farla diventare parte di loro stessi. E' appunto il principio di Archimede: immersi nell'immenso mare della storia, trasformare sempre in spinta verso l'alto il peso che li schiaccia. Per questo, qualunque difficoltà, qualunque lato nero della Storia non è mai riuscito e mai riuscirà a soffocare l'energia che quest'isola ha dentro di sé. Eh sì... Lucio Dalla l'aveva capita proprio bene.

Se vi ho annoiato, scusatemi. L'ho fatto solo nel tentativo di farmi capire meglo. Buona giornata a tutti!
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Messaggio Da Zebra 3 Lun Ott 14, 2013 2:22 am

Mossa lodevole e intelligente!

Con te e' tutto chiarito.pollice su 

Con Paolo ho provveduto a spiegarmi in forma privata. Wink 

Ho i miei convincimenti e non voglio tediare nessuno con aspetti privati che esulano da questo forum, eccezion fatta per la evoluzione della vettura in se per se, le sue vicissitudini, le sue modifiche, verificatesi e che si verificheranno nel corso del tempo.

Godrò della piccola in mano mia e di nessun altro, per la gioia dei miei occhi e di chi vorrà condividere il tutto insieme a me, senza costrizione alcuna.

Buona giornata a tutti.2 pollici su


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Messaggio Da alfista 62 Lun Ott 14, 2013 1:23 pm

Caro Dario, non sono laureato e, forse anche per l'ora tarda, non ho molta voglia di scrivere per cui non sarò...chilometrico.
Vorrei solo puntualizzare alcune cose:

1) Hai di nuovo intasato una discussione con un post O.T. o meglio, con una valanga di parole tese a difendere una Terra che, in questo forum, nessuno ha offeso!

2) Nell'altra discussione, Carlo (Zebra3) si è limitato ad esporre e commentare dei dati ufficiali, il resto...L'HAI FATTO TUTTO TU!

3)E' stata sconfitta la malavita organizzata? Forse dalle tue parti! Io penso che si sia solo trasferita un pò più sù, dove c'è da "mangiare"!

4)Da vent'anni sono stati fatti passi da gigante nella lotta alla mafia? E' vero, dopo Capaci, via D'Amelio, Firenze, il mancato attentato a Costanzo e qualche altra...bombetta che ora mi sfugge, tutte in rapida successione,come per incanto, è finito tutto, sicuramente per merito delle Forze dell'Ordine, senza nessun...ACCORDO STATO-MAFIA!

5) La mafia ha origini spagnole? Beh si, lo sanno tutti. Chi non ha sentito parlare dei "beati paoli"?

6) ..."l'asticella si è abbassata e mi rendo conto che ti può capitare di sentirle dire pure a uno di Roma che magari si sente pure lui padano"...

Scusami, è vero, hai scritto "padano" ma, a Roma, è l'equivalente di "legarolo"!
Amico mio, io sono nato a Roma, sono innamorato di questa che reputo una delle più belle città del mondo ma mi sento (ancora) ITALIANO!
Il tuo problema è che sei siciliano, ami la tua Terra, moriresti per la tua Terra ma...PUNTO!

7)Lucio Dalla aveva una villa anche in una delle isole Tremiti, dove trovò l'ispirazione per diverse canzoni dedicate al mare ed amava anche Napoli, dove trovò l'ispirazione per "Caruso"
Lucio Dalla...AMAVA L'ITALIA!

Adesso....VOLEMO PARLA' DE ALFA 155? 
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Messaggio Da Ospite Lun Ott 14, 2013 6:12 pm

E meno male che non avevi voglia di scrivere...
Bella 'sta lista che hai fatto. Soprattutto, trasuda sarcasmo da tutte le parti.

1. Le discussioni non le sta intasando un utente solo, ma le stiamo intasando tutti insieme, TU compreso.

2. I tuoi cosiddetti "dati ufficiali" sono quelli dell'ANIA, cioè l'associazione/sindacato delle società assicurative, le quali hanno tutto l'interesse a giustificare i maggiori premi assicurativi da qualche parte. E siccome il sud è sempre quello sporco brutto e cattivo, nessuno si scandalizzerà mai se lì i premi saranno più cari. Le assicurazioni ripetono a disco rotto il santo rosario delle tonnellate di truffe, ma - chissà perché - non hanno mai fatto nulla per smascherarne neanche mezza. Ci arrivano prima sempre FdO e magistratura, mentre loro cascano puntualmente dal pero. Come mai? Così, la butto là: forse perché a loro conviene così?

3. Come al solito, ti piace partire per la tangente: io scrivo che abbiamo fatto passi da gigante nella lotta alla mafia e tu invece leggi che la mafia l'abbiamo sconfitta. Mah! La mafia non è stata sconfitta da nessuna parte, neanche dalle mie: ho detto solo che c'è ormai in Sicilia un intensissimo fermento culturale antimafia e ho detto solo che negli ultimi vent'anni la cosa nostra siciliana ha subìto indagini e arresti che la hanno pesantemente decimata, al punto che tra le lettere trovate nel covo di Provenzano ce ne era anche una dell'attuale latitante Matteo Messina Denaro che si lagnava col Provenzano per il fatto che nel trapanese gli stavano mancando i soldati da mandare a riscuotere le estorsioni. Queste sono risultanze processuali pure e semplici: sta tutto allegato agli atti. Purtroppo, non si può dire altrettanto nel resto d'Italia.

4. Anche se - vent'anni fa - qualcuno ha davvero pensato di intavolare una trattativa Stato-mafia, beh... diciamo che, alla luce di ciò che è accaduto nei venti anni successivi, qualcuno all'inizio deve essersi fatto male i propri conti.

5. Beh... Quasi tutti pensano pure che il gas delle bombole da cucina sia tossico e possa uccidere se inalato, eppure non è affatto vero: esplode sì, ma non intossica né uccide neanche se inalato in grosse quantità. Vale lo stesso ragionamento per i beati paoli: conosciuti o non conosciuti che siano, l'origine resta sempre quella. In ogni caso, se invece - poiché tu non ne hai mai sentito parlare - ti secca anche solo il fatto che io ti dica che poi, durante la dominazione spagnola, il fenomeno ha dato origine alla mafia siciliana, che problema c'è? Fa come se io non ti abbia detto niente. Ti garantisco che la notte riuscirò ugualmente a prendere sonno, nonostante i sapienti convincimenti dell'utente alfista62.

6. Sapevo benissimo che Dalla amava l'Italia. Sapevo pure che aveva anche una villa alle Tremiti, anche se in realtà, alle Tremiti, a Dalla dovevano vederlo pochino, perché più che altro ci andava sempre con la sua barca trasformata in una sala di incisione d'alto mare. Aveva una villa anche poco più a sud di Pesaro, a due passi dalla casa di Valentino Rossi: la vendette un anno prima di morire. Sapevo già anche che scrisse Caruso proprio mentre stava nella camera d'albergo in cui il grande Caruso era solito trascorrere molte ore. Ma... a proposito di Caruso e di Napoli... Dunque, almeno Lucio Dalla a Napoli non aveva paura di andarci!! Vabbè, sorvoliamo. 
Ma, comunque sia... che c'entra tutto questo??? IO ho solo scritto che Lucio Dalla ha capito nel profondo l'essenza della Sicilia e ho scritto che Dalla amava follemente la Sicilia e l'Etna: le amava al punto da scrivere la canzone Siciliano. Poi sicuramente amava follemente pure il mare, le Tremiti, Napoli, l'Italia, Chignòlo Po e forse addirittura anche Arabba di Livinallongo del Col di Lama (che sta in Veneto). Tutto questo è sicuro! Però resta il fatto che non ha scritto una canzone intitolata Pugliese, Laziale, Romano, Napoletano, Marchigiano, Lombardo o in qualunque altro modo: ha scritto Siciliano, probabilmente perché ha sentito l'esigenza di esprimere ciò che sentiva sulla Sicilia. Se la cosa ti infastidisce, non so che farti. Del resto, pure la "...casetta piccola così, con tante finestrelle colorate..." della sua canzone Attenti al lupo è proprio la sua casa ai piedi dell'Etna. Questo lo posso dire oppure commetto un altro atto di lesa maestà nei confronti dell'Italia e di tutte le altre case italiane??? 

7. Hai scritto un'idiozia grande quanto il Grande Mare Oceano domato da Cristoforo Colombo! Il fatto che io sia Siciliano, il fatto che io sia pronto a dare tutto per la mia isola, il fatto che io la reputi in assoluto una delle più belle e straordinarie terre del pianeta... beh, per me non è affatto un problema, anzi! Segui il labiale: il sentirmi Siciliano, SI-CI-LI-A-NO, non mi impedisce certo di sentirmi Italiano, I-TA-LI-A-NO. Seguito il labiale? Tutto chiaro o te lo riscrivo con parole mie? Bene. La mia Italianità con la I maiuscola, però, soffre parecchio ed è messa a dura prova ogni volta che mi trovo di fronte ad uno che dice di essere leghista-padano-legarolo (chiamali come stracakkio li volete chiamare voi a roma!) o che anche si limita a pensare come un leghista-padano-legarolo pur dicendo di non esserlo! E torno di nuovo a ripeterti: ma che minkia ne sai tu di come ci si sente quando un veneto ti chiede di non parlare siciliano perché gli stai spaventando i bambini? Non dire idiozie: l'essere I-TA-LI-A-NI non è affatto un problema mio; caso mai è un problema di gente come quella.

8. Sì, infatti, hai detto bene: ni piacìssi a tutti pari di tunnàri a parràri di centucinquantacincu!!! Ecco, appunto: torniamo a parlare di 155. Però, magari cerca di dare tu per primo l'esempio... cominciandoti col risparmiarti tutto il sarcasmo che riversi in ogni tuo messaggio nei miei confonti. So bene che zebra3, alfista62 e mille altri continueranno tutti a pensarla sempre a modo loro. Pazienza, la notte riuscirò a dormire ugualmente. Però mi stavo iniziando ad ILLUDERE che si fosse trovata un po' di calma, diciamo un certo equilibrio... sottile e fragile... ma pur sempre equilibrio. Ma poi ecco che torna alfista62 e si ricomincia a... "intasare", come dice lui.

Caro amico, ti scrivo... Io ho seguito il tuo consiglio e ho controllato: non ho la coda, tanto meno ce l'ho di paglia, tanto meno ancora ce l'ho in fiamme. Per favore, fai pure tu la stessa verifica. E' meglio.

Io vado a lavorare, ché per me è già tardi. BUONA GIORNATA e BUON LAVORO pure a tutti voi!
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Messaggio Da Ospite Lun Ott 14, 2013 6:48 pm

Dimenticavo una cosa...
 
Io qui non risponderò più: quello che avevo da dire l'ho detto e ho cercato di dirlo nel modo più chiaro e lineare possibile.
 
Sono però sicuro che ancora una volta sarà frainteso e si continuerà a fare ironia e sarcasmo come già fatto fino ad ora. Non importa: non posso farci nulla, tutto è inutile quando non si vuole aprire la porta. Quindi, continuate pure voi e poi tornate a parlare di auto.

Magari, tornate a parlare di auto anche con un po' di più entusiasmo, perché - se devo essere sincero - il forum da un bel po' di tempo mi sembra assai spento. Forse sarà "colpa" della 155 che ormai è vecchiotta e molti la vendono o la rottamano, o magari è solo una mia impressione. Boh... In fondo, non sono affari miei.

Daniel, resta confermato tutto quanto ti ho chiesto nel mp che ti ho inviato ieri sera. Dunque, appena puoi, procedi pure. Grazie.

Saluti.
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Messaggio Da Zebra 3 Lun Ott 14, 2013 7:19 pm

Buongiorno buongiorno a tutti.

Tornando a parlare di automobili e nel caso specifico della nostra beneamata Alfa 155, volevo dirvi che, poichè mesi fa provvisi a far modificare la guida del mio sedile guida per poterlo mandare un po' piu' indietro, visto che sono decisamente altino, a fine mese, se tutto andrà bene, provvederò a prendere un volante a calice.

Come la cosa sarà andata a buon fine, provvederò ad inviarvi una fotografia del nuovo volante acquistato.

Ne approfitto invece per chiedere una cosa a tutti: secondo voi, poi in seconda sede vi spiegherò cosa ho in mente, su un tubo del diametro di 25mm, cosa posso utilizzare per poterlo usare come pomello del cambio???
Di quelli after market non ne esiste nessuno con questo diametro, o meglio, nessuno che consenta il fissaggi di una asta con questo diametro!!

Attendo consigli da tutti Voi!!!

Grazie.
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Messaggio Da alfista 62 Mar Ott 15, 2013 3:00 am

DARIO, M'ARRENDO, HAI VINTO, HAI RAGIONE IN TUTTI I CAMPI!

Carle', secondo me l'unica possibilità è piegare la leva all'indietro, senza prolunghe altrimenti ti si allunga anche la corsa e ti sembrerà di guidare un trattore!
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Messaggio Da Zebra 3 Mar Ott 15, 2013 3:25 am

Eeeehhhhhhhh.................anche questo e' vero!!!!

Non ci avevo pensato!!!scratch 

Però se la piego un tantinello all'indietro, faccio una modifica irreversibile e questo mi scoccerebbe un tantinello.

L'unica cosa per non modificare niente sarebbe un pomello tipo manetta gas dei jet militari!

Impugnatura a T e leva piegata verso il pilota.
Praticamente la stessa che ha la Shelby Cobra che ruba Nicolas Cage su "Fuori in 60 secondi" (nome auto Elheonor).

Basta solo fissarla sulla leva del cambio ed il gioco e' fatto. Esiste un pomello della SPARCO fatto così, ma non sono riuscito a capire se la maniglia, l'impugnatura insomma, e' reclinabile verso il retro oppure no.
A me sembra fisso!!!!

Mi hai segato le gambe Paolo....mannaggia  a te!!!pollice su boh 

Grazie....Crying or Very sad
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Messaggio Da Ospite Mar Ott 15, 2013 5:18 am

Ma - col sedile posizionato più indietro e ponendo che la leva si trovi posizionata sul primo, sul terzo o sul quinto rapporto - il tuo vero problema sarà avere una leva troppo bassa o piuttosto avere una leva troppo lontana? No, perché... Allungando semplicemente la leva in altezza, non risolverai certo il problema della lontananza. E, d'altra parte, piegando semplicemente la leva attuale all'indietro, l'avvicinerai sì a te, ma senz'altro otterrai anche una riduzione della sua altezza, e quindi sarai punto e a capo.

Io, piuttosto, nella tua situazione procederei in modo francamente un po' più efficace e meno... arrabbattato. E, tra parentesi, anche reversibile. La nostra 155 è ormai un modello piuttosto vecchiotto: il suo comando del cambio è quindi di vecchio stampo (e purtroppo lo si capisce subito manovrandolo...), cioè con innesti guidati da leveraggi rigidi anzinché dai ben più moderni cavi bowden adottati dall'Alfa Romeo per la prima volta sulle 145-146 M.Y. 1997 e poi estesi a tutti i modelli Alfa successivi. In questo caso, però, la cosa ti può tornare utile perché rende più facile l'applicazione di una leva cambio di tipo regolabile, che con un più moderno comando a cavi bowden si può pure fare però con qualche adattamento in più.

Dunque, io proverei innanzitutto ad installare proprio una leva cambio regolabile (sia in altezza che in angolazione), del tipo normalmente usato sui kart. L'operazione ha certo un costo superiore a quello di una soluzione più casalinga e arrangiata, ma il risultato è garantito. Ne esistono di varie specie e qualità. Questo è solo un esempio: http://www.superkart.it/telaistica/leve-cambio/leva-cambio-regolabile









P.S.: In Italia, c'era una volta un tale, che di nome faceva Giulio, il quale ripeteva sempre che la ragione non basta averla, ma è pure necessario che qualcuno te la dia. Però poi chiosava anche con un vecchio adagio, cioè... Non sprecare le tue energie a discutere con un idiota: prima ti trascinerà al suo livello e poi ti batterà con l'esperienza. Personalmente, non sono mai stato sicuro che questo tal Giulio avesse ragione sul primo punto, perché ho sempre pensato che all'uomo dotato di forza d'animo sia sufficiente sapere di avere ragione e che non gli sia indispensabile sapere che qualcuno necessariamente gliela riconosca. Al contrario, sono sempre stato fermamente convinto che avesse completamente ragione sul secondo punto.
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Messaggio Da Zebra 3 Mar Ott 15, 2013 9:33 pm

Buongiorno a tutti.
Allora cerco di fare un po' di chiarezza sul mio precedente intervento, in quanto ho ricevuto risposte esaustive e intelligenti, ma credo di non essermi spiegato bene come volevo.
Faccio una piccola digressione temporale alla primavera scorsa. Poichè sono una persona abbastanza altina e che ama guidare con le gambe non dico stese ma più o meno in una posizione similare, avendo anche una mobilità delle caviglie abbastanza rigida, spesso e volentieri quando guida la vettura per lunghi tratti ho dolori alla tibia.
Aggiungiamoci che uso la macchina pochissimo, come del resto dimostrato dal chilometraggio della vettura, e che un buon 70% del chilometraggio annuo lo faccio sull'autostrada, ecco che il tutto e' presto spiegato. 
Come detto, questa primavera, ho provveduto a fare una modifica al sedile guida della mia 155. Infatti dal mio meccanico ho fatto allungare le guide dei sedili, saldando un pezzo di guida, una per ogni binario, tagliate da un altro sedile sempre di una 155.
Così facendo, il sedile mi permette di andare molto piu' indietro e di stare comodo come offerto dalle macchine moderne. Logicamente mi sono anche allontanato sia dal volante che dalla leva del cambio. Nel caso del volante, nessun problema, perchè a fine mese, a questo punto tenendo la vettura ho confermato l'acquisto, mi arriverà un volante a calice della profondità di 9cm, che mi permette di riavere vicino alle braccia la corona del volante stesso. 
E sotto questo aspetto siamo a posto.
Il problema sorge invece con la leva del cambio perchè, pur arrivandoci diciamo tranquillamente, mi accorgo che quando devo inserire le marce che mi trovo frontali, sopratutto 3^ e 5^, tendo a staccare la spalla dal sedile!!
E questo non va bene.
Cosa ho escogitato allora, senza staccare/sostituire la leva originale come mi aveva consigliato Dario. 
Ho provveduto a rimediare, non chiedetemi da dove l'ho presa altrimenti capite perfettamente con quale pazzo avete a che fare:D, una leva di alluminio abbastanza robusta, colore alluminio non lucidato, logicamente cava, che ha una forma ad L con l'angolo molto aperto, diciamo qualcosa che va attorno ai 150-160 gradi o 20-30 gradi a seconda di come si misuri l'angolo.
La parte dritta piu' lunga, ossia quella che va dall'inizio leva sino alla piegatura, mi va a coprire perfettamente la leva cambio originale. Tenete presente che al termine/inizio della leva vi e' già un forellino dove poter mettere un bulloncino idoneo per poter stringere solidalmente la mia nuova leva con quella originale. Anche se nulla toglie che possa fare altri forellini per poterla meglio fissare, usando quelle piccole viti a brugola che normalmente si trovano nei pomelli cambio after market.
Il tutto poi verrebbe ricoperto dalla cuffia del cambio.
Quindi alla vista tutto appare pulito e, sopratutto, posso staccarla quando voglio per poter rimettere sia un pomello after market normale che quello di serie (ne ho due sia in legno che in gomma come allo stessa maniera ho due volanti, sia in legno che in pelle).
Anzi, ad essere precisi ne ho tre perchè ne anche uno in plastica!!!
L'altra parte della leva, piu' corta, e' quella che viene verso di me, quindi verso il sedile, dove in teoria dovrei mettere il pomello.
Cosi' facendo, ho provata la leva e, cosi' rispondo a Paolo, la corsa della leva cambio e' sempre la stessa; avvicino soltanto l'impugnatura verso di me, ma l'altezza della leva e la sua corsa rimangono uguali a quella originale.
Il problema dove sorge????
 Il problema e' che questa leva ha un passo interno libero di 20mm mentre il diametro totale e' di 24-25mm.
Con questa larghezza non riesco a trovare nessun pomello del cambio che possa essere fissato sulla leva, in quanto tutti i pomelli, normali o a siringa che siano, prevedono al loro interno una filettatura femmina, idonea per l'inserimento di una barra filettata o di un bullone che al massimo arriva attorno ai 12-15mm. 
Diametro che poi sarebbe la filettatura che si trova in origine su quasi tutte le leve del cambio originali (a meno che l'incastro non sia solo a pressione, come nel caso della nostra auto).
Pur montando un bullone o una barra filettata con un passo idoneo al diametro interno del pomello, mi rimane sempre il problema di non sapere come incastrare, fermare, la parte di bullone/barra filettata all'interno della leva, in quanto il diametro interno della leva, ripeto, e' di 20mm (2cm) che non e' affatto poco.
Non penso che con resine o altre diavolerie chimiche possa risolvere il problema.
E' su questo punto che, almeno per il momento, mi sono inchiodato.
Potrei fare altri forellini, come fatto per la base della leva, in maniera da poter bloccare il bullone che va ad inserirsi nella leva cava!!!
E' un ipotesi.
Comunico poi che avrei trovato anche un altra leva, uguale a quella sopra menzionata, pero' con angolo da 30° gradi ma tutta cromata!!!!
Essendo cromata, se l'angolo non e' eccessivo sopratutto per quando metto 2^ e 4^, mi stuzzica non poco perchè e' piu' bella.
Sperando di essermi spiegato bene, e soprattutto scusandomi per la lunghezza  dell'intervento, ma purtroppo doveroso per rendere chiaro il tutto, attendo vostre idee/suggerimenti al riguardo.
Danke.Wink
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Messaggio Da Zebra 3 Mer Ott 16, 2013 6:20 am

Faccio un piccolo intervento O.T. perchè, considerando i precedenti argomenti fonte di discussione fra me, Paolo e Dario, trovo doveroso sottolineare.

Purtroppo non riesco a rammentarmi il nominativo, ma un ragazzo di Palermo, dipendente di un supermarket, ha trovato in terra nel negozio, di questi tempi, una busta con 8 banconote da 500 euro; morale della favola 4.000 euro in contanti.

Con l'ausilio delle telecamere interne di sorveglianza e con l'aiuto della POlizia Scientifica, si e' scoperto che li aveva persi un extracomunitario entrato nel negozio, per comprare la Nutella alla figlia.
Nel frattempo era rientrato per un breve periodo nella madre Patria.

Al ritorno in Italia, la bella sorpresa: ritrovare tutti i risparmi di una vita persi in un attimo.

Una bella storia che, visti i tempi, fa piacere sentire e leggere.

BRAVO!!!!cheers 2 pollici su Bravo!
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